Città di Piazza Armerina
Assessorato al Turismo

Non è tanto semplice descrivere, la cittadina di Piazza Armerina e i suoi dintorni senza incorrere nella frammentarietà delle notizie, nella incompletezza della esposizione. Ciò potrà essere rilevato se si ricorda che la storia della Sicília ha avuto,al centro dei suoi avvenimenti, anche questa cittadina, che seppe raggiungere, attraverso i secoli, periodi di rinomanza e di importanza politico militare. Situata al centro di una catena di verdeggianti. colline, facilmente raggiungibile dall'autostrada Catania-Palermo e da altre reti stradali, è un vivace, evoluto e popoloso centro della provincia di Enna (Popolazione 23.000 circa), ricco di giardini, di scuole, di monumenti medievali, rínascímentali e barocchi. La città rappresenta oggi piu' che mai una doverosa tappa turistica per chi voglia godere dell'ubertoso panorama dell'interno della Sicília e tuffarsi nel passato trovandosi contemporaneamente testimonianze del periodo romano dopo Cristo, della civiltà medioevale, del periodo gotico-sículo del 400, di chiese e palazzi barocchi del 600. Le origini di Piazza Armerína risalgono sicuramente al periodo Normanno anche se esistono altre tesi che datano, la fondazione della città al V°selcolo a.C. ad ópera di un insediamento di Plateeesi, cittadini di Platea, centro della Beozia. Ai tempi della guerra del Peloponneso, ma trovano solo testimonianze e archeologiche nella Villa Imperiale del III IV secolo D.C. ai piedi del Monte Mangone in contrada Casale. Piazza Armerina ebbe il suo massimo splendore in epoca medioevale al tempo del Conte Ruggero Normanno, ed ebbe parte attiva negli avvenimenti della storia Siciliana: nel 1296 Federico III d'Aragona vi convocò il parlamento per decidere la guerra contro il fratello Giacomo e Carlo d'Angiò che si accingevano alla conquista dell'isola; nel 1299 fu assediata dagli Angioini ma invano. Piu' tardi divenne importante centro militare e svolse un suo ruolo importante fra le alterne vicende politico-militarí del periodo svevo, francese e spagnolo. Raggiunse altresì un enorme sviluppo del commercio di grano e l'opulenza delle famiglie nobiliari determinò una florente edilizia che trovò la sua migliore espressione nella costruzione di belle chiese e palazzi patrizi di stile barocco, che restano tutt'ora a testimonianza di una raffinatezza di stile e di arte di ottimo gusto. Ancora nella sua storia, Piazza partecipò ai movimenti del Risorgimento italiano con adesione spontanea di popolo e nobili, manifestando un culto del sentimento nazionale e dell'amore patrio che portò i suo i cittadini a partecipare con Garibaldi alle battaglie per l'unità d'Italia. Ritornando ai nostri giorni la città, al turista meno frettoloso, offre il piacere di una passeggiata nel centro storico, d'impianto medioevale, accolto dalla generosa e cordiale ospitalità che contraddistingue il piazzese. Il dialetto piazzese è di origine Gallo-ltalica viiene ancora parlato da i vecchi ed è piacevolissimo d'ascoltare. Il soggiorno in città è gradevole ed il servizio reso dagli albergatori e ristoratori è qualificato ed anche economico. Le vie del centro sono abbellite da innumerevoli vetrine di punti commerciali di vario genere dove sarà conveniente fare shopping. La città è inoltre circondata da boschi di Eucaliptus, abetí, piní, castagni, querce e da un bellissimo sottobosco di felci ed altre piante . Fra i sentieri dei boschi è possibile praticare il trekking e il ciclismo in Mountain bike oppure effettuare delle semplici passeggiate per vivere una vacanza serena. Il periodo Aprile/Dicembre è ricco di manifestazioni culturali, folkloristiche e di ricorrenze religiose. Fra le piu' importanti la festa della Madonna di Piazza Vecchia che si celebra il 3 Maggio, il Palio dei Normanni 13 e 14 Agosto, Cortili e Balconi fioriti (fine Maggio). Come s i può constatare la Città offre richiami culturali e folkloristici per il visitatore attento e alla ricerca di un soggiorno rilassante.

Fabrizio Tudisco

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